non sembrava potesse dispiacere tanto

Oggi è morta Barbara Zappon.

Inutile che la cerchiate nella memoria tra stelle e celebrità. Anche se a suo modo lo era, almeno per molti di noi di Padova. Moltissimi l’anno ricordata con grande affetto, anche un mio professore.

Proprio l’altro ieri sera, mercoledì, rientravo al dipartimento di Matematica sulle 19 e lei era lì di sotto, alle panchine, come faceva spesso. Cantava.

Barbara Zappon era una senzatetto. O meglio, era “‘la’ clochard del carrello”, fissa dimora nel traffico meccanico e umano all’incrocio tra le vie Belzoni e Falloppio. Era fino a ieri, quando un ubriaco l’ha investita e lasciata morire in un fosso.

Chissà, se aveva ancora qualcuno a piangere veramente per lei. Eppure, il popolo della Rete le ha tributato un vero panegirico virtuale. C’è chi le aveva parlato, ed ora racconta della sua vicenda

mi raccontava della sua vita, e del fatto che è stata cacciata di casa a 18 anni, perché qualche cane di cui lei si era invaghita l’ha fatta sprofondare nell’eroina

L’Amour… i poeti ci ricordano a parole che può portarci al paradiso o all’inferno; altri ci ricordano con la vita quanto l’inferno sia reale e duro.

Eppure, nonostante i problemi non siamo mai finiti -vita tra l’incrocio ed una cabina telefonica dove dormiva, fogli di via, carcere- aveva mantenuto una voglia di vivere straordinaria

martedì scorso mi aveva detto che voleva vedere la Sardegna, che non l’aveva ancora vista

nonché un’umanità profonda; forse più di noi fortunati

 passavi spesso in negozio da me un giorno mi hai pure portato un gelato… chi non ha niente più da.. ti ricorderò

Già, noi. Che, diciamo, ipocriti lo siamo; e su Internet c’è tutto, c’è anche chi ce lo ricorda

dico una sola cosa a tutti quei che fanno commenti tipo , poverina qua qua qua ,a me dispiace quanto voi però nn commento ,perchè ? semplice, dire poverina bla bla bla,,,,ma quante volte le avete magari dato un solo soldo ? ahhh pochi o nessuno vero? ecco purtroppo ci si ricorda quando uno scompare , ma quando ci siamo restiamo indifferenti anzi ci infastidiamo a volte vedere certe scene di accattonaggio,,,,

Davvero mi chiedo, se fosse morta silenziosamente di stenti una fredda sera d’inverno; o anche scomparsa in qualche modo da una cella, ci sarebbe stata tanta commozione? A quanti sarebbe importato?

Ma che vuoi fare, è l’umanità. Per stasera almeno, è confortante poter pensare che anche in questa società che passa e non perdona nulla, anche gli ultimi possano aver diritto al loro quarto d’ora di affetto, sia pure dopo morti.

edit. Così tante visite, a poche ore dalla pubblicazione, è qualcosa che vedo raramente. Il Web conferma che la sua morte non è passata inosservata. Chissà che questo non aiuti a far passare meno inosservata qualche altra vita, nella realtà in futuro.

C’è un altro commento molto bello

guarda che di gente che le lasciava le monete ce n’era molta..:( io e i miei amici l’abbiamo portata a fare colazione, ogni volta che la vedavamo ci fermavamo per uno..2euro..anche 5 euro di carta, e avevamo 16 anni io e i mei amici al tempo, 5euro per noi erano tanti..ci aveva raccontato la storia della sua vita, il divorzio, il figlio perso, la droga..personalmente le avrei lasciato anche 50euro, ma avevo paura che li usasse tutti per la droga..non voleva essere aiutata, voleva fare quella vita..mi dispiace un sacco, mi viene davvero da piangere, non mi dimentiherò mai i suoi occhi..le notti che alle 3 tornando dalla discoteca passavamo apposta per la sua via per salutarla..che tristezza..io ed i miei amici abbiamo davvero provato a capirla, non voleva aiuto, e una fine così cavoli è davvero triste…

edit II C’è chi la ricorda non solo con le parole:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Edit III Più conosco dettagli di questa storia, più la scopro assurda e crudele.

Intanto i fiori sono molto aumentati, e non mi stupisce. Ma chi volesse ricordarla di persona, stasera (12 luglio) alle 19 nella chiesa di San Lazzaro.  Il funerale sarà tra qualche giorno a Noventa Vicentina, dove era nata.

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6 risposte a non sembrava potesse dispiacere tanto

  1. ATH ha detto:

    Stasera alle ore 19:00 Barbara verrà ricordata alla chiesa di San Lazzaro (Padova)

  2. Luca ha detto:

    La incontravo spesso alla lavanderia del portello, dove si rifugiava spesso per ripararsi dal freddo e, si, per farsi. Nel totale disinteresse di tutti. Una volta mi aveva anche regalato un gettone per la lavatrice. E poi voleva regalarmi il libro “How to be good” (titolo davvero emblematico, a posteriori) di Hornby, ché lei non sapeva leggere l’inglese, e io rifiutai perché lo possedevo già quel libro. E ora mi pento di non averlo accettato.
    Ho letto la reazione dell’amministrazione comunale alla proposta di intitolarle una targa, e mi chiedo dove sia andata a finire la nostra umanità. Me lo chiedo anche quando leggo i commenti di chi riesce a fare polemiche pretestuose anche sulla pelle delle persone morte, come la signora Marina Palma sul Mattino, un commento disgustoso che fa venire il vomito.
    Spero tanto che questa triste storia possa servire da monito, affinché noi tutti, istituzioni e cittadinanza, impariamo a ricordarci degli ultimi e facciamo qualcosa per abbattere quel muro di indifferenza, per venire incontro alla loro solitudine…anche se non hanno gli occhi azzurri come Barbara…

    Ciao principessa

  3. flaviano ha detto:

    la incontravo sempre in largo europa…adesso provo tristezza infinita..mi sento in colpa. .

  4. Matteo Mora ha detto:

    ciao, sono il ragazzo del ocmmento ‘molto bello’..mi sta venendo da piangere..sarò anche troppo sensibile ma era una persona che mi aveva colpito..In bar, le avevamo offerto la colazione, ci aveva raccontato in breve la sua vita, mi aveva segnato tutto il dolore che aveva passato, e mi dispiaceva capire che non voleva essere aiutata..io non so chi sei, se vuoi ti lascio la mia mail, ma io ci terrei moltissimo a mettere una targa fissa, per sempre sotto il semaforo e nel muretto in suo ricordo, perchè credo sia il minimo che si possa fare, (oltre che andare al suo funerale 8nonostante non sia ancora riuscito a trovare la data) concederle un pensierino, o un ‘saluto’ ogni volta ancora che troveremmo il semaforo rosso all’incrocio di via belzoni..lche tristazza..

    • francescodondi ha detto:

      Un mazzo di fiori, con cartello plastificato di ricordo, si potrebbe senz’altro fare. Fiori di plastica per andare sul sicuro, ma chissà che non siano abbastanza a ricordarla per mantenere dei fiori veri, almeno per un po’. Se poi qualcuno potesse aggiungere un oggetto che possiamo ricordare come appartenuto a lei, sarebbe forte.

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